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Spesso, percorrendo le strade che si diramano in valle, capita che alzando gli occhi e scrutando l’orizzonte si incontri con lo sguardo Rocca d’Olgisio. Si erge maestosa tra la natura, una presenza forte e rassicurante che sembra proteggere l’intera Val Tidone.
La Rocca è soprannominata “Arx Impavida”, “fortezza che nulla teme”, come recita lo stemma all’ingresso. Una volta superate le sei cinte murarie che circondano il complesso, ti troverai quasi magicamente in un mondo fatto di giardini incantati ed edifici che sprigionano tutto il fascino accumulato in secoli di storia.
Rocca d’Olgisio è inserita nel Circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza ed è visitabile secondo specifici orari e stagioni indicate sul sito ufficiale.
Avvicinandoti a Rocca d’Olgisio vedrai come le fondamenta del castello sembrino quasi nascere dalla roccia d’arenaria. La struttura si adatta infatti alla morfologia del territorio, abitato fin dalla preistoria, come dimostrano i reperti oggi custoditi nel Museo Archeologico di Pianello Val Tidone.
La posizione strategica ha reso Rocca d’Olgisio protagonista di secoli di storia. Le prime notizie certe risalgono al 1037: il castello era di proprietà dei monaci di San Savino e poi passò di famiglia in famiglia fino a quando nel 1378 divenne di proprietà della famiglia Dal Verme, il cui stemma è ancora presente all’interno della struttura. Nel 1850 passò agli Zileri Dal Verme di Parma che poi la vendettero alla famiglia Bengalli, attuale proprietaria della struttura.
Fu anche protagonista delle vicende della Seconda Guerra Mondiale, quando fu sede del Comando della Seconda Divisione Partigiana di Piacenza.
CHIUSURA STAGIONALE: attualmente non è possibile visitare gli interni di Rocca d’Olgisio. La riapertura è prevista per la primavera 2025.
L’area delle Rupi di Rocca d’Olgisio è stata introdotta tra i Siti di Importanza Comunitaria. In questa zona infatti vengono preservati gli habitat naturali della flora e della fauna.
Nei dintorni della Rocca esistono grotte naturali abitate con molta probabilità già in epoca protostorica. La Grotta delle Sante Liberata e Faustina, la Grotta della Goccia e dei Coscritti sono state scoperte alcuni anni fa dallo storico Antonio Zucconi.
Per raggiungere le grotte, ti consigliamo un’escursione lungo il Sentiero CAI 209. Lungo il tragitto scoprirai l’incredibile habitat naturale che circonda il Castello, tra cui anche i fichi d’india nani! Scopri qui l’escursione, con indicazioni, percorso e foto.
La Rocca si trova tra Val Tidone e Val Chiarone, piccola valle che prende il nome dal torrente che la attraversa. Qui si diramano alcuni dei più bei sentieri segnalati CAI della valle, ma non solo. Puoi anche seguire percorsi in mountain bike tabellati dall’Associazione Cinghiali della Val Tidone.
Oltre alle grotte, un altro interessante luogo merita la visita: è la Pietra Spaccata, ovvero il Monte San Martino. La sua caratteristica è infatti la vetta “spaccata in due”, proprio di fronte alla Rocca d’Olgisio. Scopri qui come raggiungerla.